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Sicurezza sugli eventi in piazza

Le Pro Loco del Veneto hanno chiesto a parlamentari e politici di modificare le disposizione delle direttive Morconi-Gabrielli.

Il 18 luglio 2018 è stata emessa una nuova circolare del Ministero dell’Interno che riformula tutta la disciplina.

Qui sotto il link per scaricare la circolare.

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Aspetti positivi:
– Questa circolare sostituisce tutte le precedenti linee di indirizzo, pertanto non si dovranno più applicare le circolari Gabrielli, Morcone, ecc.;
– Queste nuove linee guida sono di supporto ai Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica; occupandosi i Comitati esclusivamente di eventi di notevole portata, complessità e delicatezza, ne consegue che non riguardano la quasi totalità delle sagre di paese;

Aspetti negativi:
– Rimanda ai Comuni l’indicazione delle misure di sicurezza da adottarsi negli eventi esclusi dal pubblico spettacolo.
– Rimanda alle commissioni Comunali e Provinciali di Vigilanza sui locali di pubblico spettacolo non tanto gli adempimenti relativi alla normativa specifica, che in quanto tali sono definiti, ma anche quelli legati alla gestione delle emergenze, che comunque la normativa specifica non definisce in modo puntuale. E qui ci si riferisce principalmente alla metodologia per la valutazione del rischio ed alla quantificazione e qualifica degli addetti alla gestione delle emergenze in senso lato, non solo addetti antincendio.
– Per entrambe gli aspetti precedenti i Comuni, le Commissioni e le associazioni stesse non hanno a disposizione particolari supporti che possano garantire un chiaro indirizzo ed una metodologia uniforme di predisposizione degli adempimenti di sicurezza.

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Qui di seguito l’articolo che era stato scritto dall’avvocato Emanuele Compagno con cui veniva descritta la precedente disciplina.

Appunti dal convegno sulla sicurezza negli eventi in piazza.

La sicurezza nelle manifestazioni temporanee

Durante l’estate del 2017 sono entrate in vigore delle disposizioni di cui è importante conoscere il contenuto.

La direttiva Gabrielli-Morconi ha delle criticità, ma sotto altri aspetti aiuta negli eventi.

Ai sensi del Regio Decreto 773 del 1931 è necessario dare comunicazione della manifestazione al Questore tre giorni degli eventi in luogo pubblico art. 18.

Pubblico spettacolo (art. 68) – licenza del Questore.

La grossa novità – oggi – è la valutazione del rischio dell’evento e adozione delle misure di mitigazione.

Il 03 giungo 2017 – eventi piazza San Carlo a Torino con finale di Champion League. Una persona muore e ci sono 1.546 feriti.

Il 07 giugno 2017 il capo della polizia Gabrielli introduce una circolare che prevede misure di safety e security.

Introduce – quindi – due concetti che differiscono dalla semplice “sicurezza”.
Dobbiamo verificare che – ad esempio – il tendone sia a norma, che esistano vie d’uscita, cavi elettrici a norma e cavi sospesi ancorati.
Va garantita anche la security. L’incolumità solitamente è gestita da Carabinieri, Polizia e Polizia Locale.
La circolare Gabrielli aveva determinato preoccupazione perché introduceva:
– new gersey di protezione per evitare che automobili o camion possano investire le persone; – vietava bicchieri e bottiglie in vetro.
Non diceva – però – per quali eventi.
Resta anche da dire che in alcune situazioni le disposizioni Gabrielli apparivano assurde, ad esempio l’introduzione di new gersey in eventi al chiuso.

Il 19 giugno 2017 il Ministero degli interni introduce indicazioni di carattere tecnico in merito a misure di safety e security.

Non si tratta di norme cogenti, ma si tratta di direttive sperimentali.

La nuova normativa ci chiede di fare delle valutazioni sugli assembramenti.

Il campo di Gabinetto Morcone il 28 luglio 2017 dispone che – fatte salve le disposizioni della Gabrielli – le misure da adottare vanno adeguate al contesto. Vanno adottate delle misure di mitigazione in base al rischio.
Per tale effetto gli eventi vengono divisi in 3 categorie di rischio rispetto alle quali viene suggerita la calibrazione delle misure di sicurezza proposte dalle precedenti circolari.

Individuare le “vulnerabilità” e avere un approccio flessibile alla gestione della sicurezza dell’evento. Non deve essere applicato in maniera astratta ed acritica con applicazione di rigidi schemi di riferimento, ma va ricondotta d un’analisi di contesto del rischio che tenga conto, in concreto, dell’effettiva esigenza di un rafforzamento delle misure di sicurezza rispetto a quelle ordinariamente messe in campo.
Importante condividere le misure di vulnerabilità con chi si occupa della sicurezza come il Comune, ufficio commercio, forze dell’ordine.
Il problema maggiore di queste direttive è del Comune perché dovrebbe istituire delle commissioni interne con i propri tecnici per leggere i documenti, progetti e atti che vengono depositati.

Va verificare 1. la probabilità dell’evento e 2. la sua potenziale magnitudo.

La valutazione deve essere fatta dal presidente dell’associazione che organizza.

Altri Comuni prevedono che la valutazione del rischio sia fatta da un tecnico. Ma la normativa Morconi non lo impone, è sempre l’organizzatore che la deve fare.

Uno dei temi fondamentali è la presenza della squadra anti-incendio.

Ma le misure di precauzione – ad esempio in una piccola mostra presepi – non renderà – applicando il buon senso – necessaria la squadra anti-incendio.

Potrebbe essere opportuno – ad esempio – creare una squadra di valutazione del rischio con anche chi si occupa di incendi, ma spesso il problema può essere l’acqua o il vento che – ad esempio – porta via i capannoni.
Del resto i corsi non sono tarati per la tipologia di evento o dell’associazione, impresa o altro, ma sono standardizzati.

Novità dell’Iter:
1. fare una comunicazione preventiva al Comune sugli eventi. L’ideale sarebbe bene farlo l’anno prima. Informazioni generali sul tipo di manifestazione.
2. una piccola relazione ed una planimetria dell’evento di massima in maniera molto informale anche con Google Maps.
3. scheda di valutazione dei rischi
4. scheda di mitigazione dell’iter. Scheda di individuazione delle misure e degli interventi di mitigazione.

Va consegnata entro fine anno per condividere con il Comune questi eventi.
Il Comune potrebbe decidere che vanno gestite internamente al Comune oppure il Comune potrebbe decidere di mandare tutto alla Prefettura affinché determinino loro misure. Per fare questo le schede vanno mandate con largo anticipo. Ad esempio la Prefettura potrebbe ritenere utile mandare una volante.

Iter autorizzativo:

Pubblico spettacolo. Numero di presenze:
maggiore di 200 – licenza previa verifica della commissione di vigilanza CCVLPS
maggiore 500 – commissione provinciale di vigilanza CPVLPS
minore 200 – assoggettata a licenza previa presentazione di una relazione tecnica che sostituisce il sopralluoto della CCVLPS, redatta dal tecnico abilitato.
Minore di 200 che si concludono entro le 24 ore – Scia completa di relazione tecnica sostitutiva del sopralluogo della CCVLP redatta da tecnico.

Si possono chiedere: chiusura strade, patrocinio, deroga per la musica e rumori.

Somministrazione bevande ed alimenti.
Da Agosto hanno tolto B1 e B2. Oggi solo la notifica, da fare nel Suap. Passano i Nas a controllare. Serve il manuale Haccp in loco.

Le disposizioni della Delibera 184 della Regione sono altra cosa. Ma è meglio non compilarla. La conseguenza è che non si viene inseriti nell’albo regionale degli enti di somministrazione bevande e alimenti, non si prendono contributi per tali eventi. In base a detta normativa si dovrebbe fare un piano acustico entro l’anno prima.

Progetti.
Il Progetto per l’evento deve indicare dove sono localizzate le strutture, gazebi, uscite sicurezza, estintori e tutto.

Va redatto la dichiarazione conformità impianto elettrico, compilata bene con ad esempio la dichiarazione della camera commercio aggiornata.

Teloni e strutture – corretto montaggio e la documentazione corretta del fornitore installatore.

Fino a mille persone serve qualcuno di abilitato al primo soccorso, sopra le mille persone l’ambulanza.

Le tre tipologie autorizzative sulla valutazione del rischio.
Differiscono nella forma, ma nella sostanza necessitano della medesima documentazione progettuale e certificativa.

Basso punteggio minore di 15 – Medio punteggio da 15 a 25 – Alto maggiore dei 25.

Parametri:
1. Periodicità evento. Annuale 1 – Mensilmente 2 – Tutti i giorni 3 – All’improvviso 4
2. Tipologia evento. Sportivo o religioso 1 – Intrattenimento (sagre) 2 – Politico e sociale 3 – Concerto rock/pop 4.
3. Altre variabili. Prevista vendita consumo alcool 1 – possibile consumo di droghe 1 – presenza di deboli (bambini e anziani) 1 – evento pubblicizzato dai media 1 – presenza di figure politiche o religiose 1 – possibilit difficoltà nella viabilità 1 – presenza di tensione socio politiche.
4. Durata (da considerare i tempi di ingresso e uscita). Minore di 12 ore 1 – da 12 ore a 3 giorni 2 – Maggiore di 3 giorni 3
5. Luogo. Città 1 – in periferia/paesi o piccoli centri urbani 2 – in ambiente acquatico (fiumi, mare, piscina) 2 – Altro (montano, impervio, rurale) 2 – All’aperto 2 – Localizzato e ben definito 1 – Esteso (maggiore di un campo da calcio) 2 – Non delimitato da recinzioni 1 – Presenza di scale in entrata e/o in uscita 2 – recinzioni temporanee 3 – ponteggio temporaneo, palco, coperture, tendoni 3
6. – presenza di servizi igienici -1 – acqua -1 – punto soccorso -1 – ristoro -1 – difficoltà accesso mezze soccorso 1 – buona accessibilità messi soccorso -1
7. età – contrsa tra 25 e 65 1 – minore di 25 o maggiore 65 2
8. densità partecipanti – Bassa minore di 0,7 per sone al mq -1 ; medio basso da 07 a 1,2 2 – medio alto dal 1,2 a 2 3. Ad esempio se ho un capannone da 1000 mq possono entrare 700 persone – se ho una piazza ecc… Su 700 persone servono 7 uscite di emergenza. Si valuta con i moduli di uscita di sicurezza. Ogni modulo corrisponde ad una persona ed è 60 cm. Per cui se una porta dal 120 cm servono 7 porte.
9. Condizione partecipanti – Rilassato 1 – Eccitato 2 – Aggressivo 3
10. Posizione partecipanti. Seduti 1 – in parte seduti 2 – in piedi 3

La valutazione va presentata in Comune che la valuta e può chiedere modifiche e va concordata.

I Comuni che non hanno la commissione di solito chiamano quella provinciale.

Per una cena in ristorante con intrattenimento non servono queste cose in quanto non stiamo facendo spettacoli, ma si va lì per mangiare e l’intrattenimento non è spettacolo.

Può accadere che la commissione valuti prima i progetti e poi mandi una commissione ristretta per verificare le installazioni. Ma non è normativamente corretto.

Far uscire sempre la commissione per essere più tutelati.

Misure di mitigazione dei rischi

In base al punteggio la Morconi prevede delle misure di mitigazione.

– necessario il Piano della Gestione dell’emergenza. Bisogna nominare un responsabile della squadra gestione emergenza. Va indicato nome e cognome di chi fa determinate cose ad esempio: – chi chiama i Vigili del Fuoco – chi da l’allarme di evacuazione (comporta dei pericoli) – chi fa l’addetto alle comunicazioni in merito alle necessità (ci sono delle frasi specifiche da dire) – chi chi sgancia l’energia elettrica – chi attende i Vigili del Fuoco – chi controlla l’affollamento (mandare via le persone quando è raggiunto il limite e quindi chiude gli accessi) – chi gestisce le persone disabili (prevedere dei parcheggi per coloro che sono disabili) – chi interviene sul principio d’incendio.
Far usare l’estintore solo se dopo aver mandato via le persone perché fa una nuvola di polvere e non si respira e comunque la gente scappa e si fa male. No spruzzare estintore sull’olio della patatine che prende fuoco perché schizzo olio bollente in faccia alla gente.
Porte d’emergenza sempre libere.
Tendoni – vento massimo 50 km orari. Utilizzare anemometri o scala di Beaufort. Tendoni verticali chiusi perché il vento potrebbe sollevare tutto.
– serve la squadra antincendio. Fino a 200 persone 4 persone, sopra 200 6 persone, sopra: un addetto ogni 250 persone. Su 10.000 persone servono 40 persone. Serve un corso da far con Vigili del Fuoco. La formazione è a carico dell’organizzatore.
Il Comando di Venezia ha fatto delle linee guida.
– un estintore ogni 120 mq e vicino a punti critici
– Se i Vigili del Fuoco impiegano più di 15 minuti per arrivare serve presente in loco una cisterna d’acqua con camioncino.
– Serve un sistema di comunicazione con il pubblico affinché possa dire cosa deve fare per rischio basso.
– Se ho un rischio basso serve un impianto alimentato con un sistema alternativo specialmente se l’evento è fatto in piazza per parlare con il pubblico.

Fare una check list all’inizio della giornata.
Ad esempio che le lampade di emergenza siano cariche. Se sono collegate al medesimo circuito delle luci principali può capitare che – da momento che viene attaccato il generale ad esempio alle 18 della sera, le batterie delle lampade d’emergenza non hanno avuto il tempo di caricarsi e – a bisogno – sono scariche.

Il problema in Italia è l’interpretabilità che esistono molte direttive ma non vi è una legge unica e chiara.