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Le indagini Scientifiche nel processo penale

di Avv. Emanuele Compagno

 

Indagini scientifiche e processo penale
Appunti dal convegno del 13.04.2018

Norme di riferimento: la grande rivoluzione del codice del 1989 è stata la prova, finalmente l’avvocato può difendere provando.
Art. 190 e 192 cpp.
Art. 233 cpp – per ogni aspetto tecnico si possono nominare al massimo due consulenti.
Non è necessario farlo giurare perché è come il difensore. Una longa manus del difensore.
Non va fatto allontanare. Perché allora dovrebbe allontanarsi anche il giudice.
Quando c’è perizia il consulente può essere solo uno.
Se non c’è perizia posso nominarne anche due.
Sbagliato che il Giudice disponga che il consulente sia sentito prima di acquisire la perizia.
Il consulente di parte ai sensi del 121 cpp può depositare in ogni momento memorie.
Tra l’altro si deposita spesso la perizia anche per chiedere la consulenza del giudice.
Tutto quello che può fare il difensore lo può fare anche il consulente.
391 indagini difensive.
Anche ad esempio nei reati contro la pubblica amministrazione possiamo capire meglio le procedure.
La parte commercialistica, medica ed ingegneristica sono esempi di settori in cui il tecnico è fondamentale.
Avvocato Virotta aveva scritto il libro sulla perizia tecnica.

Prof. Ing. Roberto Socal
Primo caso.
In un proiettile sparato con silenziatore a camere mobili. Il proiettile assume un andamento di precessione e – pertanto – il proiettile riduce la velocità e tocca le camere interne oltre al foro d’uscita.
In questo modo riduce la potenza e perciò il proiettile può restare dentro al cervello.
Il moderatore acustico funziona a pressione, riduce la temperatura.
Il silenziatore va attaccato con una filettatura Whitworth o metrica. La prima è più tonda.
Serve, quindi, un tornio che faccia la filettatura. E anche una filettatura per sistemare le boccole interne al silenziatore dopo aver sparato.
Nel caso in esame l’indagato non aveva in casa questi strumenti. Se la cavò con il minimo.

Secondo caso.
La radiografia può ingrandire il proiettile nel corpo in rapporto alla sua posizione nel corpo medesimo, se più vicino appare più grande, in quanto la proiezione dei raggi non è perpendicolare alla lastra, ma inclinati. L’angolo aumenta le proporzioni, ma i rapporti tra altezza e larghezza del proiettile rimane uguale.
Ne emerse che non poteva essere un proiettile in dotazione all’imputato, ma ad una guardia giurata che di solito avevano pistole con proiettili compatibili con quello trovato.

Terzo caso
Come nasce un proiettile. C’è una coppetta in rame e un cilindretto in piombo che viene messo nella coppetta. Siccome i proiettili sono fatti schiacciando assieme pezzi di piombo, può essere che nella pressatura alcuni pezzetti non abbiano aderito e quindi può essere che il proiettile si frantumi in più pezzi.
In quel caso, verificando la lacerazione, si è visto il foro (nella foto) e si è capito che il proiettile non era stato sparato verso la vittima, ma solo un frammento era andato a finire contro la vittima.

Quanto caso. Incendio
Acetilene si usa perché ha una capacità di legarsi all’aria molto ampia.
L’innesco prevede lo zolfo, la paglietta sottile per pulire le pentole, in mezzo si mette un filo d’argento.
Con una batteria si brucia il filo d’argento che fa bruciare zolfo e paglietta, si attende che l’acetilene passi nella prossimità dell’innesco e c’è il botto.
Con un microscopio elettronico a scansione fu trovato del ferro anche silicio e calcio.
Questi ultimi si trova nei pirotecnici sotto forma di silicuro di calcio.
Avendo trovato che le sostanze trovate erano tipiche dei pirotecnici si è dimostrato che l’incendio era doloso.