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Iva sulla Tia

di Avv. Emanuele Compagno

Da tempo si discute – ormai – in merito alla possibilità di chiedere a Veritas Spa la restituzione dell’iva versata negli ultimi dieci anni sulla tariffa rifiuti.

Si susseguono voci di improvvisati esperti che hanno la loro opinione più o meno corretta.

Va premesso che tale possibilità sussiste ed anzi è auspicabile procedere in questa direzione.

Va – poi – precisato meglio quali siano i reali ostacoli nella prassi.

E’ vero, Veritas come tante altre aziende di servizio asporto rifiuti hanno applicato l’Iva sulla tariffa rifiuti ritenendola, appunto una tariffa anche aderendo alle circolari dell’Agenzia Entrate.

La Cassazione è intervenuta, invero, dichiarando un po’ di tempo fa che la Tia non è tariffa, ma tassa e – come tale – non doveva essere applicata l’iva che è stata calcolata nella misura del 10%.

In bolletta si trova esattamente indicato a quanto ammonta l’Iva.

Sono state introdotte – quindi – numerose cause da parte di cittadini presso il Giudice di Pace con normale atto di citazione o con decreto ingiuntivo per chiedere la restituzione di dette somme.

Cosa avviene – però – nella prassi?

Il Giudice di Pace di Venezia ed il Giudice di Pace di Dolo correttamente emettono sentenza per la restituzione di dette somme o il decreto ingiuntivo.

Veritas, però, ha spesso impugnato al Tribunale che – in modo a mio avviso contestabile – a volte ha compensato le spese confermando la sentenza di restituzione dell’Iva.

Veritas ha impugnato in Cassazione che ha dichiarato come la somma pagata a titolo di Iva vada certamente restituita, confermando, quindi, le sentenze di Tribunale.

Si registra una sola sentenza di un Giudice di Pace che ha dichiarato la propria incompetenza ritenendo che la materia attenga alla competenza della Commissione Tributaria trattandosi di imposte.

Tale tesi è errata in quanto le parti in causa sono: da un lato il cittadino e dall’altro una Spa e – quindi – la competenza è del Giudice ordinario. Il problema è una errata fatturazione emessa da una Spa, non un tributo chiesto dallo Stato. Come se un’azienda avesse calcolato un’iva al 30% anziché al 22%. E’ evidente che la competenza è del Giudice Ordinario.

La problematica che si è finora spesso registrato sta nella difficoltà di coltivare il giudizio fino alla Cassazione per importi molto esigui.

Le cause, infatti, solitamente hanno un valore di poche centinaia di euro.

Il problema, però, è presto risolto in quanto oggi la Cassazione è chiarissima e dubbi non possono più sussistere

Lo studio legale dell’avvocato Emanuele Compagno è a disposizione per seguire posizioni di questo tipo.

Competenza: Giudice di Pace del cittadino

Procedimento: atto di citazione o decreto ingiuntivo

Documenti: fatture e bollette Veritas

Impugnazioni: Tribunale e Cassazione

Precedenti Giurisprudenziali: La Cassazione conferma la restituzione.

Come impostare l’atto: Premettere la questione di diritto, sommare l’iva versata, chiedere la restituzione di quest’ultima.

Prescrizione: decennale e non quinquennale. E’ vero che trattasi di somme pagate periodicamente, ma la domanda di restituzione (quella che ci interessa) certamente non è fatta periodicamente.